Data: 1927
Codice identificativo monumento: 340
Alla presenza di Mussolini, viene inaugurata la Galleria di Roma a Palazzo Coppedè in Via Veneto 7, finanziata dal Sindacato degli artisti e diretta da Pietro Maria Bardi e Anna Normandia (amante del duce). La prima mostra è una retrospettiva di Armando Spadini.
Il Duce Mussolini inaugura la II Esposizione Italiana di Architettura Razionale in mostra nei locali della Galleria d'Arte di Roma di via Veneto 7. Pier Maria Bardi, famoso giornalista ‘amico’ dei razionalisti nonché direttore della Galleria d’Arte, prende sottobraccio Benito Mussolini e lo guida nella mostra. All'ingresso ha affisso la cosiddetta “Tavola degli orrori”, un collage di esempi di architetture da lui considerate, appunto, “orrende”. Si assicura che il Duce la osservi bene, e poi gli consegna un plico, contenente il manifesto del razionalismo italiano: “Mussolini – gli dice con tono seducente – il fascismo è un qualcosa di rivoluzionario. E rivoluzionario deve essere anche nell’architettura”. Poi, la proposta: “Faccia del razionalismo un’arte di Stato, costruisca tutti gli edifici pubblici con questo stile. Non se ne pentirà”.
La Galleria di Roma si trasferisce da Via Veneto a Palazzo Wedekind. Il governatore Giuseppe Bottai visita la prima mostra, Omaggio a sedici artisti italiani (fra gli altri, Boccioni, Carrà, Modigliani, Casorati, de Chirico , Morandi, Ferrazzi, Martini, Severini, Sironi). Dario Sabatello è il nuovo direttore.
Una scritta sul prospetto indica:
BONI VICINI ADSINT MALI ABSINT
Siano presenti i buoni vicini, siano lontani i cattivi
Sulle finestre del primo piano invece:
TEMPORA TEMPORE TEMPERA
Tempera il tempo con il tempo