Data: 1901 / 1902
Codice identificativo monumento: 4141
Presso la casa religiosa dei Carmelitani Scalzi, al Corso d’Italia, nell'abbassare il terreno per costruirvi la chiesa, sono stati rimessi all'aperto numerosi resti di camere sepolcrali, in forma di colombarî; e sono stati trovati molti cippi e titoli marmorei inscritti, dei quali si darà piena relazione, allorquando lo sterro sarà stato compiuto.
Giuseppe Gatti.
Nel terreno adiacente alla casa dei religiosi Carmelitani, sul Corso d'Italia, si è messo mano a nuovi sterri per la costruzione di una chiesa; e sono tornati in luce avanzi di altre piccole celle sepolcrali, con loculi, costruite per lo più in opera reticolata di tufo, che spettano alla vasta necropoli quivi più volte riconosciuta (cfr. Notizie 1899 p. 51).
Sono stati raccolti fra la terra molti titoletti sepolcrali (le cui iscrizioni, sono copiate diligentemente dal prof. Dante Vaglieri) ed inoltre un cippo marmoreo, con cornice e zoccolo, alto m. 0,76 X 0,46 X 0,30, anepigrafo, che porta scolpiti sui lati il prefericolo e la patera; un vaso cinerario rotondo di marmo bianco, con anse, alto m. 0,22, diam. m. 0,24; un'arca fittile, lunga m. 0,70; quattro anfore, dieci lucerne, cinque balsamarii, parecchi vasetti di varia grandezza e molte olle parimente in terracotta. Una di queste olle, insieme alle ceneri ed al terriccio, conteneva una statuetta fittile, alta m. 0,12, di fattura assai rozza, la quale ha un foro nella sommità del capo; e due altri simili fori veggonsi alle spalle, che forse servivano per innestarvi le braccia.
Sono stati inoltre raccolti fra la terra: alcuni piccoli frammenti di fregi in terracotta; un pezzo di tazza d'alabastro; tre balsamarî di vetro ed otto lucerne, una delle quali, decalicne, è di forma ovale e misura m. 0,18 X 0,08.
Giuseppe Gatti.
Nell'eseguire i cavi per la fondazione di una chiesa adiacente alla casa religiosa dei Carmelitani scalzi, sul Corso d'Italia, alla profondità di m. 8 dal piano stradale, sono stati incontrati alcuni tratti di gallerie scavate nel tufo e spettanti ad un antico cimitero sotterraneo cristiano.
Nelle pareti di questi ambulacri, che in gran parte sono ripieni di terra ed hanno le volte franate, sono incavati i loculi sepolcrali in più ordini sovrapposti uno all'altro.
Parecchi loculi si trovarono tuttora chiusi con tegole e mattoni fittili, su cui era tracciata, a grandi lettere di colore rosso, l'epigrafe sepolcrale.
Alcune delle tegole, che chiudevano i loculi, recano il bollo di fabbrica; e questi bolli, che sono tutti noti (C.I.L. XV, 61. 1194 354. 785), appartengono agli ultimi decennî del primo secolo ed alla prima metà del secolo secondo.
Giuseppe Gatti.
Posa della prima pietra per la costruzione della Chiesa generalizia dei Carmelitani Scalzi.
Inaugurazione della chiesa di Santa Teresa d'Avila, nuova chiesa generazlizia dei Carmelitani Scalzi.
Papa Pio X con la bolla Romanas aequabilis eleva la chiesa di Santa Teresa d'Avila a Corso Italia a sede parrocchiale.
Alberto Moravia Pincherle viene battezzato nella parrocchia di Santa Teresa.
Terremoto del VII grado della scala Mercalli con epicentro nella Marsica. Danni alla chiesa di Santa Teresa d'Avila a Corso Italia.
Restauri alla chiesa di Santa Teresa d'Avila a Corso Italia. Il pavimento delle navate laterali, sopraelevato rispetto alla navata centrale, viene ribassatto per creare un unico livello piano.
La chiesa di Santa Teresa d'Avila a Corso Italia, viene innalzata da Pio XII alla dignità di basilica minore.
Papa Giovanni XXIII, con la costituzione apostolica Inter frequentissima. istituisce il titolo cardinalizio della chiesa di Santa Teresa d'Avila a Corso Italia.
Le salme dei Servi di Dio Ulisse Amendolagine e Lelia Cossidente (sposi che hanno vissuto il loro matrimonio con cinque figli frequentando assiduamente la parrocchia), sono traslate dal Verano alla Basilica di Santa Teresa d'Avila.
I vertici della Curia generalizia dei carmelitani scalzi sono coinvolti in scandalo che lega alcuni esponenti a rapporti continuativi con prostituti in azione nella vicina Villa Borghese. Trasferiti in altre sedi di 4 padri degli stessi uffici e tre religiosi della parrocchia.