Scavi presso gli avanzi delle terme di Ostia antica. Esplorazione della Via dei Vigili:
La via dei vigili, che si stacca da quella del teatro, passando sotto il portico, ha nel suo inizio, indicato dai soliti paracarri innestati nel muro, la larghezza di una delle taberne; poscia si allarga, ma non subito, per arrivare alla larghezza normale. Sporge infatti sulla strada un ambiente, che ha su quella due piccole finestre a mo' di feritoie; l'ingresso sempre sulla strada, ma verso ovest sul muro perpendicolare alla strada stessa, e un'altra apertura, chiusa poi regolarmente, che dava nella prima taberna (v. sopra pag. 89). Di fronte all'ingresso, egualmente sull'area stradale, è una scala. Tra questa e quell'ambiente (in cui riconosceremo la stanza di guardia pel portiere) è l'ingresso ad un corridoio che conduce direttamente alla grande sala delle Terme col musaico rappresentante Posidone tirato da quattro cavalli marini tra altri animali marini e Tritoni (v. Notizie, 1888, p. 739).
Prosegue lo sterro di questa via, che sarà fatto per ora fino all' incrocio dell'altra, che passa tra la caserma dei vigili e le Terme. In questo sterro si raccolse: 1. Due frammenti di una lastra marmorea: a) (m. 0,104 X 0,20): cAES; b) (m. 0,15 X 0,20): ...S D... imp ERA tor?; 2. Frammento di lastra marmorea (m. 0,24 X 0,19): ...ATTI... | ...VITA... | ...CARI…; 3. Id. (m. 0,12 X 0,10 X 0,04): ...SI... | ...VG...; 4. Id. (m. 0,15 X 0,21): ...ET CE... | ...POSTERI...; 5. Id. (m. 0,13 X 0,12 X 0,03) in cui rimane solo la parola: VIXIT; 6. Id. (m. 0,13 X 0,11) in cui si conservano solo le lettere: VMI; 7. Id. (m. 0,16 X 0,055) col frammento epigrafico: ...TERI... | ...MILIA...; 8. Id. (m. 0,045 X 0,23) con lettere per l'incastro del bronzo, incavate in grossezza: HTWKAITW; 9. Id. (m. 0,30 X 0,29 X 0.028) con rozzissimo busto di giovane bullato, appena sgrossato a colpi di scalpello, portante la leggenda: BVRDO
Inoltre: una base di colonna (m. 0,25; diam. m. 0,60); un frammento di colonna marmorea (m. 0,81 X 0,57); un frammento di trapezoforo ornato di anfora (m. 0,19 X 0,15); frammenti di decorazione in marmo; un peso di bronzo di gr. 160; monete.
Da un arco caduto sulla strada fu estratto un mattone col bollo C.I.L., XV, 1116 a. Innanzi all'ingresso delle Terme e nel corridoio su citato si raccolsero i seguenti marmi: a) un bel ritratto di giovanetta (alt. m. 0,18) con capelli artisticamente accomodati e con diadema; b) una testa di Medusa in bassorilievo, circondata da foglie (alt. m. 0,115); c) l'angolo sinistro di un grande sarcofago con figura virile nuda, coronata (di spighe ?), volta verso d., con la testa rivolta a sin., in atto di sollevare con la d. una lepre per le orecchie, mentre con la sin. regge un cestino; sul braccio sin. è appoggiato il manto fermato con nastro alla spalla d. (m. 0,36 X 0,19 X 0,23); d) frammento di sarcofago con ramo di melo (m. 0,20 X 0,23); e) simile con parte del clipeo e foglia d'edera (m. 0,18 X 0,22); f) angolo sinistro di un'urna cineraria con un uccello e foglia di quercia (m. 0,047 X 0,10 X 0,093); g) due frammenti di lastra marmorea con una serie di circoli (m. 0,59 X 0,24). Si recuperarono altresì le seguenti iscrizioni: 1. In lastra marmorea (m. 0,195 X 0,20): D M NONIA SYMFERVSA FECIT SIBI ET LIB LIB POST EORVM; 2. Id. (m. 0,135 X 0,25 X 0,03): D P RA... | ...EROT... | ...COLY... | ...PING...; 3. Due frammenti di una lastra marmorea con brutte lettere: a) (m. 0,25 X 0,19), b) (m. 0,15 x 0,085).
Finalmente: mattoni con i bolli C.I.L., XV, 361 e 762 a; un frammento di bassorilievo fittile su cui si vede un leone alzato sulle gambe posteriori e foglie d'edera; una lucerna cristiana di terracotta ed un braccialetto di bronzo.
Dante Vaglieri.
Nuove scoperte presso le Terme di Ostia antica.
Nella via dei vigili (v. sopra pag. 96) fu sterrata la stanzina che si trova a sin. dell'ingresso delle « Terme » (guardiolo del portiere?), ed è addossata alla prima taberna sotto il portico. Misura m. 5,76 X 3,63. La porta d'ingresso è larga m. 1,19. Essa aveva la vòlta a botte, stabilitura bianca ordinaria, e pavimento fatto di lastre informi di marmo e mattoni. Accanto alla parete meridionale passa una piccola fogna, nella quale si scarica un fognolo proveniente dalle « Terme ». Addossata alla parete orientale fu rinvenuta una vaschetta in muratura in cattivo stato di conservazione.
Levati alcuni mattoni del pavimento fu constatato come sotto di questo ne esisteva un altro in mosaico bianco e nero. Tolto allora il pavimento superiore e tolta la vaschetta venne in luce il mosaico figurato, purtroppo in parte distrutto, che formava un rettangolo (m. 3,72 X 1,60) con una fascia nera di m. 0,28, altra bianca di m. 0,052, altra nera di m. 0,065 e in mezzo fondo bianco con figure nere. La rappresentanza è nilotica. Verso l'ingresso, cioè verso ovest, non rimane se non a d. la parte posteriore di un quadrupede (ippopotamo ?). Nel centro si vede una barca lunga, snella (m. 1,63) con poppa a testa di animale: ma nulla rimane della rappresentanza centrale: sotto di essa, sorgono dalla fascia meridionale delle pianticelle acquatiche, talune con tiore di loto. Nel lato orientale, e visibile da questo, si ha un coccodrillo (m. 0,69) che insegue un pigmeo itifallico che fugge, tenendo nella destra un oggetto a due punte: tra le due figure una pianta. Il lato settentrionale è completamente distrutto.
A destra dell'ingresso delle « Terme », si hanno due ambienti, la cui porta si apre sull'area innanzi all'ingresso citato, di fronte all’ambiente testè descritto; nel primo (largo m. 0,92) è una scala stretta che ha alla destra, dentro il vano stesso, un piano inclinato con superficie a cocciopesto; nel secondo (sottoscala?) è una latrina (m. 1,42 X 2,90) con porta larga m. 1,26. Il pavimento con inclinazione verso . il fondo, è a mosaico bianco; l’intonaco delle pareti a cocciopesto. Innanzi alla parete di fondo si ha un buco (m. 0,40 X 1,28), davanti al quale è un lastrone di travertino e ai lati due spallette, alte m. 0,50. _ Nell’angolo che la via dei vigili fa con l’altra che, costeggiando la caserma, raggiunge la via della Fontana, è venuta in luce un'altra fontana in corrispondenza con quella esistente all’altro angolo dell'edificio. Essa, che misura nell'interno m. 1,17 per 1,29 e all’esterno m. 3,30 X 1,90, conserva la vòlta, il cui cervello è all'altezza di m. 1,43; conserva anche il tubo di carico e quello di scarico.
Nel lato orientale apresi un foro che attraversa un blocco di travertino; ma esso fu poi chiuso nell'interno con l'intonaco. Nel lato nord, che dà sulla via, esiste un'apertura larga m. 0,85, con parapetto in travertino, per attingere l’acqua. Altre vasche esistono accanto a questa, verso est, ma sono tagliate all'altezza della strada. Al di sopra della fontana sale dalla strada, addossato alla casa, dirigendosi verso l’angolo di questa, un piano inclinato, con sei mensolette in travertino, sulle quali erano impostati degli archetti, e di cui le ultime due reggevano un ripiano. Ha l'apparenza di una scala, ma tale non è, sporgendo appena per m. 0,47 ed avendo la superficie liscia.
Dagli sterri di questa via si ebbero parecchi frammenti epigrafici per lo più in lastre marmoree; il solo n. 6 è in travertino. 1. Id. (m. 0,18 X 0,19 X 0,10): ...ELIO... | ...AVG...; 2. Id. (m. 0,10 X 0.075 X 0,034): ...DIC... | ... O PON... | ... S...; 3. Id. (m. 0,19 X 0,14 X 0,03): D... | AEMILIA... | SIMAE F... | DION... | ILIA RF... | ITIAE...; 4. Id. (m. 0,12 X 0,138), opistografa: a) ... ESSE... | ...ISPIN... | ...NIVS... | ...O...; 5. Id. (m. 0,108 X 0,125 X 0,017): ...VD...; 6. Lastra adoperata poi come soglia (m. 0,19 X 0,16 X 0,042): ...RONIA PI...; 7. Id. (m. 0,135 X 0,13X 0,02): D... | ...PRI MI... | ...PECI... | ...MA K... | ...O NE S...; 8. Id. (m. 0,178 X 0,168 X 0,07): ...M | ...TRICLINI | ...XTERIORE | ...ORVM; 9. Id. (m. 0,155 X 0,205 X 0,038): L F M; 10. Id. (m. 0,11 X 0,145 X 0,025): ...EBVST in PACe....
Abbondarono i mattoni con i bolli C.I.L., XV, 12 103 (3 es.), 104 (3 es.), 105, 107 (2 es.), 122 b (2 es.), (3 es.), 41, 70, 79 (2 es.), 125 (2 es.), 129 (2 es.), 277, 326, 328, 350, 361 (4 es.), 377, 607, 637, 693 (3 es.), 891, 958 a (3 es.), 992 c, 1014, 1027 (2 es.), 1033 (2 es.), 1035, 1037, 1086, 1094 h (2 es.), 1096, 1106, 1116 a (5 es.), 1210, 1304, 1356, 1432, 1434 (3 es.), 1435 (2 es.), 1449 a, 2197 e quello dell'officina Tempesina riprodotto sopra a pag. 95 ed i seguenti: a) EFPAP L; b) PAETIN ET APRONIAN COS C P G T T; 3) EX PT S S.EX FI F FIONES APRO E CATVLI COS a. 130; d) EX PR PAETIN; e) LAGOI con lettere incavate; f) TAB EVRIP ET APROM (cf. C. I. L., XV, 106 b); g) ERO III E AMBIBVL COS a. 126; h) ASIACO II E AQVil. COS DE FIG sic a. 125 (cf. C. I. L., XV, 396); i) SEMPETRON RESEPT N
Si scoprirono poi i seguenti pezzi marmorei: 1. metà inferiore di statua femminile su plinto, rinvenuta sopra la soglia del vano n. 6, capovolta, adoperata come materiale per la chiusura. Ha tunica e manto; si vede il piede sinistro con sandalo. All’altezza della coscia sinistra avanzo di sostegno (alt. m. 0,73); 2. Erma di Bacco, rinvenuta nel vano n. 4 (alt. m.,19); 3. Frammenti di architrave, rinvenuti in opera per la chiusura tarda del vano n. 7 (m. 1,17 X 0,33 X 0,38); 4. Angolo sin. di sarcofago con puttino e nastro (m. 0,205 X 0,20); 5. Frammento con tronco d'albero (m. 0,17 X 0,245 X 0,24); 6. Frammento di decorazione con coda di delfino ed onde (m. 0,145 X 0,215); 7. Colonnina a spirale con capitello dorico e base ed avanzo dell'epistilio e del timpano (alt. circa m. 0,34); 8. Avanzi di braccia e gambe di statue.
Finalmente meritano di essere ricordati i pezzi seguenti: a) Tessera di piombo (diam. m. 0,019): P entro corona; b) Figura femminile vestita, di fronte, con la testa volta a sin.. con cornucopia nel braccio sin. e reggendo con la d. protesa forse il timone. b) Lucerne, tra cui C.I.L., XV, 6229 a 123; pesce; croce; cane corrente; oca e marca illeggibile; c) Frammento fittile architettonico (m. 0,20 X 0,175). Due figure virili nude volte a sin., con nebride; d) Id. (appartenente forse al precedente) con palmette sopra fascia (m. 0,125 X 0,125); e) Anse di anfore con i bolli: a) ??N; b) LFCCVK (sic); f) Collo di anfora con le lettere in rosso: Pc; g) Frammenti di tazza di vetro, con costolature molto rilevate. Il fondo è piano ed era ornato di figure in oro che scomparirono quasi subito a contatto dell'aria: vi si vedeva un putto alato in moto verso un cesto; h) Borchie, rampini, aghi, anelli, una strigile di bronzo ecc; i) Scalpello, coltelli, arpioni, chiave di ferro.
A destra di questa via sono apparsi i ruderi di una casa che sembra ricca, conservando begli avanzi di mosaico e di intonaco dipinto: non sarà però sterrata per ora. Ha l'ingresso nel vano n. 4, caratterizzato dai due soliti pilastri in mattoni. Nel sottoscala si raccolse: 1. Un frammento dell'angolo sin. di un sarcofago con testa coperta di berretto frigio e diadema da cul scendono fascie e avanzo di un festone (m. 0,20 X 0,09 X 0,06); 2. Lastra marmorea (m. 0,60 X 0,28 X 0,04): ...D | NTVLEI... | ...NAE AV... | ...EVS C...;
Si è iniziato lo sterro delle « Terme » entrando per un antico ingresso sulla « via dei vigili », distinto per i due consueti pilastri in laterizî. Per esso si entra in un corridoio, che dà nella grande sala col mosaico rappresentante Nettuno in quadriga in mezzo a Tritoni e ad animali marini. In questo e nei vani a sinistra tornò in luce: 1. Statua virile, marmorea, acefala con tunica e toga piegata sul braccio sinistro e sostenuta con la destra. I piedi sono calzati (alt. m. 0,87; fig. 6). 2. Lastra marmorea (m. 0,23) con parte di busto a rilievo molto basso e con l'iscrizione sotto: ...CILIAE E...; 3. Id. (m. 0,18 X 0,21 X 0,03): D... | ...ERCOR... | ...IRTVAS...; 4. Id. (m. 0,14 X 0,10) con parte di gamba nuda e di manto che scende dietro a questa in bassorilievo. 5. Mattone col bollo C.I.L., XV, 263.
Dante Vaglieri.
Nuovi edifici rimessi a luce presso le Terme e la Caserma dei Vigili, e sculture marmoree quivi rinvenute.
L'acqua che si incontra non molto al di sotto del piano attuale, impedisce che si spingano le esplorazioni fino alla maggiore profondità. Se, come si spera, si potrà ottenere, mercè lavori di bonifica e di drenaggio, che sia prosciugato il sottosuolo della città antica e siano riattivate le antiche chiaviche, è lecito sperare in molte e importanti scoperte relative alla colonia preimperiale, a cui debbono essere attribuiti taluni oggetti e frammenti che sono tornati alla luce dal suolo ostiense. Un saggio fatto ora sotto la via del Teatro, innanzi a quella che viene dalla via dei Sepolcri, ha fatto riconoscere, a ben m. 2,15 sotto il piano stradale, un pavimento in cocciopisto, appartenente a costruzioni più antiche. È ricoperto di sabbia lasciata dal fiume.
La via dei Vigili corre nel suo primo tratto, come si è detto, tra le Terme a sinistra e un grande, ricco edificio a destra, il quale per ora non sarà esplorato. L'ingresso di questo, che sta quasi di fronte a quello delle Terme, è, come al solito fiancheggiato da due pilastrini in mattoni. È largo m. 3,82, ed ha la soglia in travertino. Per metà è costituito da una scala, i cui primi tre gradini sono in travertino, e per l'altra metà da un corridoio. In questo corridoio si rinvennero due frammenti di un gruppo in terracotta di buon lavoro a stecca. L'uno è la testa con la spalla sinistra di una figura.
Nella stessa via fu completato: lo: sterro: dei vani a sinistra. Il vano n. 3 fu già scavato nel 1888. Esso comunica colla via mercè una porticina; ed il ha il pavimento a m. 0,45 al di sopra del piano stradale.
Il vano n. 4 (m. 6,30X2,95) ha il pavimento ad opera spicata, che riposa su un piano di anfore collocate orizzontalmente. Nel lato destro è una porta, che mette in un sottoscala con pianerottolo a vòlta reale, e con avanzi di intonaco sulle pareti, a cocciopisto nella parte inferiore, bianco nella superiore. Il pavimento di questo sottoscala è ugualmente ad opera spicata.
Il quinto vano è una scala con sedici gradini a mattoni. Nella parete sinistra è il tubo per lo scarico delle acque.
Il sesto vano (m. 6,30 X 2,95), che sta sotto la seconda branca della scala, ha il solito pavimento in opera spicata; una finestra, più tardi chiusa, nella parete di fondo, e nella parete destra due incavi per il tubo di scarico. Un muretto, alto m. 0,15, divide la camera nel senso della lunghezza.
Il settimo vano (m. 6,30 X 4,44) ha la soglia in travertino coi canaletti, il pavimento ad opera spicata, la porta sulla parete di fondo (m. 1,17), poi chiusa, e, a m. 3,95 dal pavimento, la solita cornice e sopra di essa avanzi delle pareti del piano superiore.
L'ottavo vano (m. 6,30 X 4,75) ha soglia in travertino coi canaletti, e in alto la cornice.
Negli scarichi di questa via si raccolse:
Marmo. Frammento di sarcofago con la parte superiore di una figura muliebre velata, volta verso sin. (m. 0,245 X 0,09). Quattro frammenti di un oscz//um, nel cui bordo sono rappresentate foglie e grappoli di uva, bacche di edera, foglie di acanto e nel mezzo rimane la sola testa di una figura con elmo (m. 0,51X 0,15). Frammento di un bassorilievo con la rappresentanza di una corsa nel circo: vi rimane parte dei due cavalli e di un auriga caduto sotto di essi (m. 0,18X 0,115). Frammento di tosta di leone (m. 0,085). Si ebbero inoltre le seguenti iscrizioni: 1. Lastra marmorea (m. 0,124 X 0,112X 0,04): ...C FO... | ...FORT… | ..Bo; 2. Id. (m. 0,12X 0,185): D M | ...IO KALED... | ...IDO….
Terracotta. Frammento di orologio solare (?) (m. 0,21 X 0,185). Tubo per filtro (m. 0,26; diam. m. 0,09). Una lucerna, con rilievo, rappresentante Venere che si pettina guardandosi nello specchio, e sotto la lettera I. Mattoni coni bolli C.I.L. ARS 12, 71, 79, 103 (2 es.), 105, 109, 125, 129, 187, 361, 662, 9284, 958 a, 1094, 1435 a (2 es.), 1436, 1636, 2559 ed i seguenti: a) EX P t s s exF BR F FI ONES APRo et CATVLI COS; b) EX PRAD MAT AVG F...IC CLAVD FORTV CLAVD FORTV... (testa di Mercurio); c) cf. C.I.L. XV, 2159): EX FIG SEM PETR... | mer. MAMER E SEP…; d) MACRINA | CILL GE | MA.
Piombo. Fistola acquaria, non a posto (diam. m. 0,05); in più punti si legge:
SAP C V. cioè S..... A...... P.... c(larissimi) v(iri), e dal lato opposto vedesi in rilievo una specie di barca fiancheggiata da P e da altri segni I.
Dante Vaglieri.
Nuove scoperte presso le Terme e la caserma dei Vigili di Ostia antica.
In una delle taberne delle Terme sulla via dei Vigili aprivasi in fondo una porta rozzamente murata. Tolto il muro, si riconobbe dietro di essa un vano, lungo quanto le taberne 4, 5, 6, trasformato in epoca posteriore in vasca; fu allora rialzato il pavimento e chiusa quella porta. È rivestito d'intonaco a cocciopisto. La volta, a botte, sulla quale rimanevano traccie del pavimento ad opera spicata del piano superiore, era caduta quando la vasca era già piena di terra, che mostrava varî strati d'incendi.
Sotto il pavimento della vasca verso sud, fu scoperta un piccola fogna; e dentro ad essa uno scheletro umano. Per questo vano si spera di poter penetrare più agevolmente in questa parte delle Terme, che è forse la più interessante. Negli scarichi si rinvennero mattoni con i bolli C.I.L. XV, 103, 129, 1368. In una delle finestre a feritoia della caserma dei Vigili, che dànno sulla via di comunicazione tra la via della Fontana e quella dei Vigili, si vede in opera un mattone col bollo C.I.L. XV, 1115 a.
Dante Vaglieri.
Sulla via dei Vigili, nell'angolo della casa che si trova a destra di chi viene da via del Teatro, innanzi ad una via che, parallela a questa, doveva sboccare in quella dei Vigili, costeggiando quella casa, si è rinvenuta, non in situ, una grande tazza marmorea, circolare, per fontana; misura m. 2,30 di diametro e m. 0,68 di altezza. Nel centro di essa apresi un foro per mezzo del quale doveva salire l'acqua, formando un getto.
Dante Vaglieri.