Data: / 1870
Codice identificativo monumento: 10059
Leone Strozzi e la madre Maddalena de’ Medici iniziano a soggiornare presso la VIlla Frangipane al Viminale.
Leone di Roberto Strozzi acquista la Villa Francipane al Viminale da Laura Frangipani Mattei, ed avvia la costruzione di un nuovo casino nobile.
Monsignor Francesco e Faustina Ridolfi, vendono la propria Villa al Viminale a Elizabeth, margravina di Brandenburgo-Ansbach.
Villa Strozzi al Viminale viene acquistata da Luisa Adelaide Godier, moglie di Ranieri Baldi.
La signora Godier Baldi vende Villa Strozzi al Viminale ai fratelli Roberto, Francesco e Giuseppe Galli.
La famiglia Galli vende Villa Strozzi al Viminale a Rosa Agudi ( vedova del cavalier Venanzio Massoni), per 17.874 scudi.
Rosa Agudi vende la VIlla Strozzi al Viminale al gentiluomo inglese Thomas Farmer Bailey.
Con un atto stipulato a Londra, Thomas Farmer Bailey vende Villa Strozzi al Viminale a Octavius Dillingham Mordaunt, per 3.500 sterline.
Octavius Dillingham Mordaunt vende Villa Strozzi al Viminale al cardinale Federico Francesco Saverio de Mérode, per 18.000 scudi.
Il cardinale Francesco Saverio de Mérode vende Villa Strozzi al Viminale agli avvocati Giovan Battista Pericoli e Giacomo Balestra, per 200 000 lire. La vendita è probabilmente soltanto uno stratagemma per evitare l'esproprio da parte dello stato italiano.
Gli avvocati Giovan Battista Pericoli e Giacomo Balestra vendono il Casino di Villa Strozzi (con una sola porzione del giardino) al conte Mario Mattei.
Il conte Mario Mattei Baldini affitta il Casino di Villa Strozzi al Viminale a Albert Dumont, primo direttore dell'École française d’Athènes, che lo utilizza come sede dell'Istituto.
Gli avvocati Giovan Battista Pericoli e Giacomo Balestra, cedono l'ultima parte del giardino di Villa Strozzi al Viminale a Domenico Costanzi, intenzionato a costruire un Teatro dietro al suo Albergo.
Nell'area destinata al nuovo Politeama, che forma parte dell'antica Villa Strozzi, è stato scoperto il selciato di una strada per la lunghezza di circa metri 40,00. La direzione dell'asse andrebbe a raggiungere la porta n. 10 di via Firenze da un lato, e la porta n. 136 di via Torino dall'altra.
Rodolfo Lanciani.
Nei disterri pel nuovo teatro Nazionale, posto fra l'albergo del Quirinale e la villa Strozzi, fra le vie Torino e Firenze, si è scoperto il selciato di una strada che segue il culmine del Viminale, fra le valli del vico Lungo, e del vico Patricio.
A ponente della strada si estendono gli avanzi di una nobilissima casa privata, conservati in qualche punto fino all'altezza di otto metri. È notevole un angolo del peristilio, ornato di colonne laterizie, rivestite di stucco dipinto in rosso, con le basi di marmo posate sopra dadi di travertino. Il diametro è di met. 0,80. Da questo angolo del peristilio si ha accesso al larario domestico, con l' altare appoggiato alla parete di fondo, e terminato coi consueti gradini, disposti a semicerchio.
Ai fianchi dell' altare v'è una coppia di scalette di servizio. Le pareti laterali hanno dipinti ornamentali con fascioni, festoni, nascimenti ecc. in fondo rosso: la parete di fondo ha un quadro esprimente uu sacrifizio, innanzi alla statua di Giove.
Molti e pregevoli oggetti d'arte furono ricuperati nel corso degli scavi. I principali sono: Una replica intatta dell'Ermafrodito borghesiano, grande al vero e di buona scultura. Statua di giovinetto idroforo, ornamento di una fontana. Figura di un fanciullo con grappoli d'uva nelle mani. Simulacro di un fiume, di assai mediocre maniera. Busto acefalo di donna, con pavone ad alto rilievo nel plinto. Busto erma di Arianna. Altri frammenti di scolture figurate. Due tronchi di colonne di breccia corallina. Utensili, mobili, vasellame in bronzo, in ferro, in terracotta. Parecchi metri cubi di lastrami di marmi da intarsio e da pavimento. Monete, stili, spilli, aghi crinali, lucerne fittili ecc.
L'epoca alla quale dovrà riferirsi questo edificio è indicata dai bolli seguenti: OPDOLEXPRAEDLV........ VERIQ F; L SEXTI; L SESTI; EX PR FAVSTINAE AVG...... OPVS DOL AELI; EX PRAED MAVREL AL........; EX OF SVCES COMM palma
Fu trovata fra le terre di scarico una iscrizione sepolcrale che dice: D M | M M AVRELII AVC | REGVLVS ET APHR...| ET FL APHRODISIACO...| CRISPINA SOROD...| COMPARAVER LIBERTABVSQ...
Rodolfo Lanciani.
Continuandosi gli sterri per la costruzione del teatro nazionale, fra le vie Torino e Firenze, sono stati ritrovati altri ambienti della casa privata altra volta descritta, e due pozzi pei quali si discende in una rete di cunicoli cavati nella roccia viva del monte. Gli oggetti trovati nel suolo di scarico sono: un rocchio di bell'alabastro fiorito; un rocchio di bigio morato; parte superiore della fronte di un sarcofago con rilievi figurati; nascimento di candeliera in marmo, alto met. 0,50; alcuni fregi di terracotta; una sedia plicatile in ferro; alcune patere e orciuoli di bronzo di finissima patina; ed il consueto apparato di lucernine, spilli, stili ecc.
Rodolfo Lanciani.
Nelle fondazioni del nuovo teatro nazionale, fra le vie Torino e Firenze, il sig. Domenico Costanzi ha trovato un condotto di piombo recante questa iscrizione: CIVLIAVITl EVIVS SYNTROPHVS FEC
Nell'istesso luogo sono apparsi altre costruzioni di opera laterizia reticolata, piloni di travertino, colonne di granito, lucerne, monete, ecc.
Rodolfo Lanciani.
Nella villetta già Strozzi, in via Viminale, alla profondità di circa tre metri è stato trovato un pavimento di antica strada.
Rodolfo Lanciani.