Codice identificativo monumento: 343
Su ordine dell'imperatore Onorio, il magister militum generale Stilicone avvia una grande fase di restauri e rinforzo delle Mura difensive di Roma. L'altezza delle mura fu quasi raddoppiata (dai 6-8 metri circa precedenti ad almeno 10,50-15) creando un doppio camminamento, uno inferiore (quello precedente, che diventa così coperto, con feritoie per gli arcieri) e uno superiore, scoperto e circondato da merlature. le torri sono rinforzate con un secondo piano. Molte porte sono ristrutturate, altre create ex novo come Porta Pinciana. Anche il mausoleo di Adriano, sulla riva destra del Tevere, viene incorporato nelle mura con la nuova funsione di Bastione.
Il cardinale Camerlengo dispone che tutte le porte e i ponti della città siano riuniti sotto il controllo della dogana di Roma.
Per contenere la peste, la Congregazione di Sanità ordina di chiudere le Porte della città, lasciandone aperte solo otto (San Giovanni, San paolo, San Pancrazio, Pia, Popolo, Angelica, Cavalleggeri e Pinciana). Controllate da un gentiluomo e da un cardinale, hanno l'ordine di registrare gli ingressi e chiudere l'accesso all'avvenire dell'Ave Maria.
La Porta Pinciana viene chiusa per la scarsa importanza.
Papa Pio IX decreta il passaggio delle Mura Aureliane al Comune di Roma.
La Porta Pinciana viene riaperta.
Per collocare la condottura dell'acqua Marcia sotto il fornice della porta Pinciana, si sono tolti d'opera varî massi di travertino, i quali ne costituivano l'antica soglia. Uno di questi massi porta scritto in grandi e belle lettere, EROTID, ed appartenne probabilmente al sepolcro di una donna, cognominata Erozîs, che non doveva trovarsi lungi dalla medesima porta Pinciana, e le cui pietre furono adoperate nella prima costruzione della porta.
Regio decreto 443 che stabilisce il passaggio della gestione delle Mura Aureliane dal demanio dello Stato al Comune di Roma.
All'interno della manifestazione Contemporanea, promossa dagli Incontri internazionali d'arte presiediuti da Graziella Lonardi Buontempo, l'artista Christo, con un intervento complesso impacchetta letteralmente Porta Pinciana mediante un sofisticato sistema di enormi teloni e corde arancioni. La struttura rimane esposta per quaranta giorni.
1891
Stefano Donadoni
Porta Pinciana
1874
John Henry Parker
Mura Aureliane con Porta Pinciana
The Archeology of Rome
1833
Agostino Tofanelli
Porta Pinciana
Memorie di antichità e curiosità di Roma e dintorni
1832
Luigi Ricciardelli
Porta Pinciana
Vedute delle porte e mura di Roma
1829
Luigi Rossini
Veduta di Porta Pinciana
Le Porte antiche e moderne del recinto di Roma
1829
Luigi Rossini
Porta Maggiore Asinaria Latina Tiburtina Viminale Pinciana
Le Porte antiche e moderne del recinto di Roma
1804
Agostino Tofanelli
Porta Pinciana
Giornate pittoriche degli edifici di Roma Antica e de suoi contorni
1747
Giuseppe Vasi
Porta Pinciana o Collatina
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro I
1708
Bonaventura van Overbeek
Porte Pianciane
Les restes de L'Ancienne Rome
1683
Giovan Battista Falda
Pianta di Villa Ludovisi a Porta Pinciana
Li Giardini di Roma con le loro piante
1653
Porta Pinciana vista da Vigna Medici