Codice identificativo monumento: 8339
1872: Vittorio Emanuele II acquista la Villa Pallavicini a Via Salaria ed altri terreni limitrofi per ingrandire la tenuta fino ai 180 ettari attuali. Avvia lavori per migliorarne la funzionalità, con la costruzione di utilità come le scuderie.
1878: Umberto I vende Villa Savoia a prezzo di favore al conte Tellfner, amministratore dei beni della famiglia reale, che la intitola alla moglie Ada. Il Re non ama vivere in campagna e preferiva infatti vivere al Quirinale.
1904: Vittorio Emanuele III riacquista Villa Ada per circa 610.000 lire, e la dona simbolicamente alla sua consorte Elena di Montenegro.
Cosiddetto "dei Trenatori' poiché destinato in epoca Savoia ad alloggio per gli addetti alla cura dei "treni" delle carrozze reali.
Nucleo originario un casale rurale cinquecentesco, innestato su una piccola cava di tufo utilizzata per la costruzione della fabbrica e successivamente adibita a grotta per lo stoccaggio e la lavorazione del vino.
La volumetria dell'edificio viene raddoppiata con l'addizione di un nuovo corpo di fabbrica sul lato orientale quando diventa proprietà di Giuseppe Mattia Barigioni, fratello dell'architetto Filippo (probabile autore delle modifiche).