In piazza di s. Pantaleo scavandosi per gittare le fondamenta del monumento a Marco Minghetti, fra i muri moderni delle cantine spettanti a fabbriche demolite, si è rinvenuto un pezzo di antico sarcofago marmoreo. Consiste nel solo lato sinistro con piccola parte dei due lati principali. La fronte era adorna di baccellature ondulate ; il fianco porta leggermente inciso due pelte e fra esse una bipenne.
Giuseppe Gatti.
In piazza di s. Pantaleo, nell'esca vazione per il monumento a Minghetti, si è rinvenuto, alla profondità di m. 4, un lastrone di breccia africana, con belle macchie, lungo m. 1,85, largo m. 1,18, grosso m, 0,50.
Giuseppe Gatti.
In occasione dei festeggiamenti, per i venticinque anni della Liberazione di Roma, a Piazza San Pantaleo viene inaugurazione deto il monumento celebrativo dedicato a Marco Minghetti. La scelta del luogo è legata alla presenza sulla piazza di Palazzo Braschi, che allora ospitava la Presidenza del Consiglio e il Ministero degli Interni. Presenziano la cerimonia, il Re Umberto I, la Regina Margherita, la vedova e il figlio di Marco Minghetti, Francesco Crispi e del Senatore Gaspare Finali.
"Il monumento nazionale al Minghetti sorge sulla piazza San Pantaleo. Consta della statua in bronzo e di un gruppo rappresentante la Politica e il Pensiero, Anche qui intervengono i Sovrani. Parlano i senatori Tabarrini e Finali, e il sindaco Ruspoli, Il principe Ruspoli il vero leader di tutte queste feste memorabili. È dappertutto, pensa a tutto, parla in ogni circostanza, e bene, colla sua voce tonante, che strappa gli applausi. Egli rappresenta degnamente la capitale nel momento storico più arduo."