1/12/1871
Giovanni Angelini, assessore all'Edilità del Municipio capitolino, incarica Viviani di redigere i progetti dei nuovi quartieri, nominandolo ingegnere direttore dell'Ufficio tecnico provvisorio per i lavori del primo piano regolatore della capitale, con un assegno mensile di 400 lire.
25/2/1872
Il Comune approva il piano regolatore del nuovo Quartiere Esquilino permettendo l'esproprio di tutti i terreni interessati. Per facilitare l'edificazione della vasta area, viene suddivisa in tre zone di espansione.
12/6/1872
Doopo la costituzione dell'Impresa dell'Esquilino, viene fatta una richiesta di variante al progetto di Espanzione I del nuovo Quartiere Esquilino, chidendo l'eliminazione (perchè non economicamente conveniente) del tridente viario che sarebbe dovuto partiva dalla stazione termini, permettendo una lottizzazione a scacchiera di Villa Massimo. Il comune approva la richiesta, eliminando dal progetto di espanzione le due strade laterali e ridimensionando di due isolati la piazza della Stazione.
11/7/1876
Approvata la sistemazione del piazzale della stazione termini, con la realizzazione di due edifici gemelli monumentali, dotati di portici rivestiti in granito, denominati isolati I e IX nella lottizazione I del nuovo Quartiere Esquilino.
19/5/1882
La commissione del Piano Regolatore, dopo 5 mesi di studi, presenta al Consiglio Comunale la relazione dal titolo "Piano edilizio Regolatore e di ampliamento della città di Roma in relazione alla legge sul concorso dello Stato nelle opere edilizie". La commissione apportata diverse modifiche rispetto alle proposte formulate dal Piano Regolatore del 1873 (approvato ma mai reso operante in termini di legge), ad esempio predisponendo precise indicazioni rispetto al tracciato della via che da piazza Venezia conduceva al Tevere ed al Vaticano (l'attuale Corso Vittorio Emanule II).
20/6/1882
Il Consiglio Comunale adotta il Piano regolatore redatto dall'ing. Viviani, sostanzialmente identico a quello del 1873 con alcune modifiche. Progetto per la realizzazione di una strada che colleghi via Cavour con il Quartiere Esquilino (via Giovanni Lanza).
20/6/1882
Il Consiglio Comunale adotta il Piano regolatore redatto dall'ing. Viviani, sostanzialmente identico a quello del 1873 con alcune modifiche. Progetto per la realizzazione di una strada che colleghi via Cavour con il Quartiere Esquilino (via Giovanni Lanza).
8/11/1883
Viene definitivamente approvato il nuovo Piano Regolatore di Roma.
1884
Per realizzare l'ultimo tratto di Via Cavour, vengono demiliti l'isolati del Monastero delle Cappuccine Farnesiane e l'Oratorio della Confraternita dei Sacconi Turchini.
1/1890
Nei lavori per la fondazione del casamento Desideri, posto sulla via Cavour, fra la via dell'Agnello e quella dei Serpenti, alla profondità di circa m. 7,00 dal piano stradale, è stato scoperto un tratto di antica via romana, lastricata, secondo il consueto, a grandi poligoni di selce. La via si dirige verso il Foro, e in parte era coperta da lastroni di travertino.
/5/1890
Costruendosi una fogna in via dell'Agnello, a m. 4,50 di profondità è stato messo allo scoperto il selciato d'un'antica strada romana, che seguendo la direzione stessa di via dell'Agnello, accenna a salire di livello; e probabilmente si univa all'altro tratto di recente scoperto in via del Colosseo.
22/12/1892
La SRTO ottiene in concessione le nuove linee tramviarie, piazza Venezia - stazione Termini (attraverso via Cavour) e piazza Venezia - piazza del Popolo (attraverso via Ripetta). Sono inoltre previsti un collegamento della linea di San Giovanni da via Cavour al largo Brancaccio (attraverso via Giovanni Lanza) ed il prolungamento della linea di San Paolo (da piazza Bocca della Verità a Piazza venezia, passando per via di Sant'Eufemia lungo il Foro Romano, sotto il Campidoglio, via della Consolazione, e la via Bonella).
6/1893
La SRTO attiva i nuovi collegamenti alla linea di San Giovanni da via Cavour al largo Brancaccio attraverso via Giovanni Lanza ed realizza il prolungamento della linea di San Paolo da piazza Bocca della Verità a via di Sant’Eufemia (piazza Venezia) lungo il Foro Romano, sotto il Campidoglio (via della Consolazione), e la via Bonella.
1895
Avvio dei lavori di scavo del Colle Oppio, nella ex Villa Mattei, per raggiungere il livello stradale più basso di Via Cavour e realizzare il prolungamento di Via dei Serpenti fino a raggiungere il Colosseo. Durante la costruzione dei grandi muraglioni di contenimento lungo il colle, viene scoperto un nifeo monumentale.
1/1912
Corrado Ricci, Direttore generale delle Belle Arti, lancia una sua ben meditata proposta: quella di isolare gli avanzi di tutti i Fori imperiali: "assai saviamente, non propugna quello che pur sarebbe l'ideale degli studiosi e di tutti coloro che venerano i grandi vestigi delle nostre grandissime memorie; e cioè l'abbattimento totale delle case che coprono l'area dei Fori. Enormi e pressochè insuperabili difficoltà d'ordine finanziario e di economia cittadina avrebbero senza dubbio sepolto fino dal nascere questo progetto, qualunque fosse l'autorità di chi lo enunciava.
Egli propugna invece un minimo di demolizioni, là dove le demolizioni per varie cause sono più facilmente attuabili; e con un paziente e sagace lavoro d'indagini, propone poi alcuni isolamenti di monumenti cospicui che sono, per così dire, non già totalmente sepolti, ma piuttosto mascherati, e che possono essere rimessi in luce senz'alcun danno anzi, talora, con manifesto vantaggio della viabilità, e con uno sforzo finanziario relativamente modesto.
Io non posso, per l'indole e i limiti di questo articolo, seguire il Ricci nella minuta esposizione ch'egli fa dei lavori da compie! basti dire, per dare a parole un'idea del geniale disegno, che lo scavo in un vicoletto cieco, dietro via Alessandrina, e l’abbattimento di due luride bottegucce di un maniscalco e di un oste, varrebbero a scoprire le tre esedre, ora invisibili, del Foro Traiano; e che la demolizione di due luride casucce di non grande importanza verso l'arco detto Arco dei Pantani, rimetterebbe in luce quel maraviglioso Tempio di Marte Ultore, delle cui imponenti mura e delle grandi favisse le nostre incisi ora un'adeguata idea.
Propone anche il Ricci una leggera, e in tutto facile ed opportuna variante al percorso dell'ultimo tratto della Via Cavour secondo il piano regolatore: la nuova via seguirebbe così l'asse maggiore del Foro di Cesare, penetrando fra i poderosi resti della cinta di queto Foro in contatto col gruppo degli edifici della Curia Giulia e l'area del tempio di Venere Genitrice: la via Cavour passerebbe poi a oriente del monumento a Vittorio Emanuele e precisamente sul percorso dell'antica « Via Flaminia, lasciando scorgere a destra, liberi e imponenti, tutti i ruderi della magnifica Basilica Ulpia.
Il costo totale dei lavori proposti dal Ricci supera di poco i tre milioni, che, probabilmente, si dovrebbero spendere in otto o dieci anni. Io non dubito dunque che ad un disegno così geniale e così facilmente attuabile, come i topografi di Roma antica e gli archeologi, primo il Lanciani, riconobbero arriderà prospera sorte."
16/7/1912
Alle 23, una motrice SRTO 310 in servizio sulla linea 12, dopo la fermata alla torre dei Capocci in via Giovanni Lanza, acquista nella discesa di via Cavour verso piazza delle Carrette una velocità eccessiva, deragliando nella curva di via della Salara Vecchia e cadendo da sette metri di altezza nel sottostante Foro, infrangendo un blocco di marmo presso la Cloaca Massima. Il bilancio dell'incidente è di 18 feriti.
22/8/1921
La linea 19 dei trasporti pubblici, dal quartiere Testaccio (mattatoio) a piazza Venezia è prolungata alla stazione Termini attraverso via Cavour.
11/8/1924
Variazione nell'itinerari dei trasporti pubblici. La linea 19 instradata per via Nazionale anziché per via Cavour. La linea 22 è prolungata da piazza Venezia a piazza Indipendenza. La linea 2, anziché terminare alla stazione di Trastevere, svolta per via Induno e fa capolinea al piazzale di porta San Paolo. La linea 25 è prolungata in Monteverde dal largo Berchet alla via Alessandro Poerio, all'incrocio con la via Guerrazzi.
1/6/1930
Istituite tre linee tramviarie straordinarie per il collegamento con la stazione della ferrovia Roma-Ostia: da piazza Mazzini per le vie Ferrari, Lepanto, Marcantonio Colonna, piazza Cola di Rienzo, via Lucrezio Caro, piazza Cavour, via Ulpiano, ponte Umberto e il lungotevere fino a via Marmorata; dal piazzale Verano per via Tiburtina, Santa Bibiana, via Lamarmora, piazza Vittorio Emanuele, via Emanuele Filiberto, viale Manzoni, Colosseo e viale Aventino; da piazza Buenos Ayres per via Po, via Salaria, piazza Fiume, via Piave, via Volturno, piazza dei Cinquecento, via Cavour, via degli Annibaldi, Colosseo e viale Aventino.
27/12/1933
A conlusione dei lavori per la Via dell'Impero ai Fori e la via dei Trionfi, il Duce Mussolini indice un concorso per la realizzazione del nuovo Palazzo del Littorio nell'angolo con via Cavour (largo Corrado Ricci):
"La costruzione del Palazzo del Littorio è di vitale importanza anche perché risolve il problema della sistemazione definitiva della zona tra Via Cavour e Via dell'Impero con la soppre: Roma monumentali tanto un valore artistico storico e morale, con la soppressione di casamenti e di vicoli che contrastano con la imponenza e la dignità della Il progetto, dovuto alla fervida geniale iniziativa del Duce. non ha soltanto un valore artistico e morale, ma anche finalità di carattere altamente igienico.
Bene a proposito il Direttorio Nazionale Fascista, interprete sicuro del sentimento di tutte le Camicie Nere, ba espresso con un telegramma al Duce «la sua entusiastica ricono scenza per la decisione da lui presa di far erigere la Casa del Littorio su quella Via dell'Impero, la quale, mentre testimonia l'antica glotia della nostra gente, testimonierà insieme gli alti spiriti informatori della nuova civiltà fascista".
28/10/1934
A seguito dello spostamento del nodo Esquilino, è variato il percorso della linea circolare interna del tram tra via Cavour e la stazione Termini; dalla stessa data la linea 16 è deviata da via Merulana a Santa Maria Maggiore; la linea 17 è prolungata da piazza Esquilino al viale Principe di Piemonte.
19/2/1935
Con un colpo di piccone, il Duce Mussoliniavvia i lavori di demolizione per liberare l'area dove sorgerà la mole littoria, annunciando che verrà inaugurata nel XX annuale della fondazione dei Fasci italiani di combattimento.
20/2/1935
Il Duce Mussolini partecipa alla demolizione dei palazzi tra via dell'Impero e via Cavour, nell'area dove si pensa di realizzare il palazzo del Littorio.
17/6/1963
Un piccolo aereo da turismo partito dall'Aeroporto dell'Urbe, precipitaa via Cavour. Le due persone che si trovavano a bordo sono morte sul colpo.
4/3/1971
Attivata la Corsia Preferenziale sull'itinerario piazza Esquilino, via Cavour, via Panisperna, via Milano, via F. Crispi, via Sistina, via Quattro Fontane, via De Pretis, piazza Esquilino.
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Albergo Mediterraneo
1938 edifici
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Albergo Atlantico
1934 edifici
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Palazzo Tosti di Valminuta
1906 palazzi
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Muraglioni di contenimento del Fugatale
1895 edifici
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Istituto Leonardo da Vinci
1893 scuole
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Palazzo Desideri a Via Cavour
1890 palazzi
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Palazzo Rocchi
1888 edifici
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Palazzetto di Pistrucci a Via Cavour
1888 edifici
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Palazzo Guerrieri
1888 edifici
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Palazzo Giolitti
1888 palazzi
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Palazzo Giorgioli
1886 edifici
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Palazzo Carnevale a Piazza Esquilino
1882 edifici
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Lotto VII della I Espanzione Esquilino
1872 edifici
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Targa di Pio IX a Via Cavour 96
1860 targhe
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Madonna del Buon consiglio a via dell'Agnello
1849 edicole sacre
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Monastero Santi Gioacchino ed Anna ai Monti
1731 conventi
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Santa Maria dell'Immacolata Concezione ai Monti
1641 chiese
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San Francesco di Paola
1623 chiese
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Santi Gioacchino ed Anna ai Monti
1589 chiese
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Palazzo Nicolini Sereni
palazzi
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Palazzo Caffarelli in Via Cavour
palazzi
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Casa seicentesca a Largo Corrado Ricci
edifici
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Casa Fontana
edifici
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Madonna col bambino di Piazza delle Carrette
edicole sacre
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Grand Hotel Palatino
edifici
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Madonna di via Sforza Via Cavour
edicole sacre
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Ninfeo del palazzo di Via Cavour 150
fontane
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Casa Generalizia delle Suore Oblate del Bambino Gesù
conventi
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Santa Maria Maggiore
basiliche
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Albergo Massimo d'Azeglio
edifici
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Albergo Continentale
palazzi